La produzione mondiale di agrumi ha superato i 110 milioni di tonnellate, oltre il doppio rispetto all’inizio degli anni Novanta. I Paesi del Mediterraneo producono circa 22 milioni di tonnellate. Il numero di patogeni che si trasmettono per innesto è triplicato. Alcuni, detti di quarantena, sono distruttivi, minacciano i paesi del Mediterraneo, ha spiegato Grazia Licciardello (CREA-OFA), e richiedono sorveglianza territoriale continua. Di essi l’EFSA raccomanda a tutti i Paesi Ue un monitoraggio finalizzato al rilevamento tempestivo, sistemico e coordinato. La tristezza, associata a ceppi che causano danni al nesto anche se su portinnesti tolleranti al virus, la clorosi variegata causata dal batterio Xylella fastidiosa, attualmente presente in Puglia su olivo, e il greening (HLB), che causa danni incalcolabili in Brasile e in Florida. “L’introduzione dei patogeni responsabili di
queste malattie o dei loro vettori potrebbe provocare problematiche difficilmente gestibili. È
pertanto urgente estendere la divulgazione e attivare competenze utili alla diagnosi di campo e di laboratorio”. In questo senso si muovono le recenti norme per la certificazione del materiale di propagazione agrumicolo (e non solo), illustrate da Sebastiano Vecchio, Dirigente del Servizio fitosanitario Regione Siciliana nella sede di Acireale. Nell’occasione è stata anche illustrata l’attività svolta dal servizio fitosanitario regionale relativamente alla sorveglianza per Xylella.