Agrumicoltura | Al via la campagna di adesione 2022/2023 al Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP.

  • 16 Giu 2022

    Agrumicoltura | Al via la campagna di adesione 2022/2023 al Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP.

    Al via la campagna di adesione 2022/2023 al Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP.
    I produttori e i confezionatori possono rinnovare l’adesione entro il 31 luglio.
    Il termine per le nuove iscrizioni è invece fissato per il 30 settembre.
    “Oggi la rete commerciale, la grande distribuzione organizzata e le aziende di trasformazione richiedono sempre di più il prodotto certificato IGP a garanzia dei consumatori, della tracciabilità e della qualità”, afferma il presidente del Consorzio Gerardo Diana.
    “La scommessa sui mercati italiani ed europei, per contrastare con successo la presenza di prodotti di bassa qualità provenienti da paesi terzi, può essere vinta solo con la certificazione riconosciuta attraverso il marchio IGP. Il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, è un patrimonio del territorio nel quale ricade ed è uno strumento fondamentale per dare il giusto valore e riconoscimento all’Arancia Rossa di Sicilia, elemento fondante dell’economia dell’area in cui insistono le produzioni. La quantità di prodotto certificato di questo ultimo anno è stata di 28mila tonnellate, un numero importante e confortante per tutta la filiera” aggiunge Diana “Il Consorzio è impegnato, oggi più che mai, con le attività di promozione, comunicazione, tutela e vigilanza, per far conoscere la qualità e le peculiarità dell’Arancia Rossa di Sicilia. Crediamo che per crescere ancora e meglio ci sia bisogno di stare insieme con spirito costruttivo e unità di intenti ed è con questo spirito invitiamo i produttori e i confezionatori a fare rete, ad aderire al Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP con la consapevolezza che la prossima possa essere una campagna di forte espansione e crescita dei volumi di prodotto certificato”, conclude il numero uno dl Consorzio.
  • 18 Mag 2022

    Agricoltura | Riforma europea sistema DOP e IGP.

    Diana (Arancia Rossa IGP) “Proposta Ue perfettibile. Politica e istituzioni ascoltino e rappresentino proposte di un settore cruciale per l’economia italiana”.
      “L’interesse intorno alle produzioni italiane a qualità certificata è enorme e l’ho potuto riscontrare, per la terza volta in pochi mesi, durante la partecipazione del Consorzio Arancia Rosa di Sicilia IGP al Cultural Festival di Parigi”, così il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia di ritorno dalla capitale francese dove ha potuto constatare quanto apprezzata sia la Rossa di Sicilia IGP anche all’estero. “Che si tratti di grandi eventi o di festival consumer oriented il comune denominatore è sempre la fiducia nei prodotti certificati. Il sistema delle DOP e delle IGP è largamente riconosciuto e apprezzato dai consumatori europei e conferma i dati che riferiscono di come i marchi certificati trainino le vendite in misura doppia, rispetto a quelle di prodotti simili non certificati. In vista della riforma del sistema delle DOP e IGP, che dovrebbe concludersi entro fine anno, penso sia il momento di rappresentare le esigenze e le aspettative del nostro Consorzio, con alcune considerazioni sulla bozza di riforma, che pongo anche all’attenzione dei colleghi di altre realtà consortili”, spiega Diana. “Dal punto di vista commerciale nella bozza di riforma non vi è traccia di iniziative che i consorzi di tutela possono prendere per evitare che alcuni soggetti della distribuzione, come i discount, ricorrano a pratiche di svalorizzazione dei prodotti DOP e IGP. C’è poi da rimarcare che, anche in tema di difesa delle produzioni da possibili fitopatie la bozza non presenta alcunché. Valorizzare e tutelare un prodotto agricolo significa anche badare a questo aspetto con leggi e barriere fitosanitarie di cui non possono occuparsi gli imprenditori. A nostro avviso dovrebbe trovare spazio in questa riforma anche un meccanismo premiale che tenga conto della sostenibilità green delle imprese agricole. Gli agrumeti, ad esempio, piante sempreverdi e diffusissime sul nostro territorio sequestrano carbonio e restituiscono aria pulita. Tenerne conto quando si parla sostenibilità sarebbe opportuno così come lo sarebbe vi fossero misure per il rafforzamento delle politiche promozionali per i consorzi e dei piani operativi per le organizzazioni di produttori. Bisogna tenere conto che, oltre al bio, esistono e vanno valorizzate altre pratiche di agricoltura green come, per citarne alcune, quelle a basso impatto ambientale o le filiere a residuo zero. Per gli imprenditori agricoli la sostenibilità deve essere prima di tutto economica e deve rappresentare un’opportunità di fare bene il proprio lavoro, senza appesantimenti burocratici ulteriori.
    Infine, bisogna fare lotta senza quartiere alla contraffazione e alla evocazione di prodotti a marchio DOP e IGP. Per farlo serve soprattutto una volontà politica comunitaria univoca e senza sconti per nessuno. Casi come quello del Prošek croato, solo per citare l’ultimo clamoroso esempio, non debbono più verificarsi. La riforma delle DOP e IGP, un sistema che negli anni ha dimostrato di funzionare benissimo, è per noi italiani decisiva per questo motivo consorzi DOP – IGP, istituzioni e rappresentanti europei dovranno parlare con una sola in sede di negoziato e noi non mancheremo di continuare a dare il nostro contributo di idee”, conclude il numero uno del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP.
  • 10 Mag 2022

    Studenti e docenti dell’ISISS Magnaghi Solari di Salsomaggiore al MacFrut di Rimini 2022

    Visita degli studenti e delle studentesse della 5A Enogastronomia dell’Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore Magnaghi Solari di Salsomaggiore Terme al MacFrut di Rimini nel nostro stand.
    L’occasione è stata offerta in riferimento al premio conferito dal Consorzio siciliano alla scolaresca che ha partecipato al concorso S.F.I.D.E, www.progetto-sfide.eu per la preparazione di una pietanza della tradizione gastronomica locale utilizzando materie prime e ingredienti certificati dai consorzi di tutela. La 5A ha deciso di rivisitare, su suggerimento del Consorzio, La Rosa di Parma declinandola al profumo di Sicilia, utilizzando nella preparazione anche l’Arancia Rossa di Sicilia
  • 02 Mag 2022

    Amaro Amara a base di Arancia Rossa di Sicilia IGP. Ecco il campione del mondo degli amari

    Agrumi: Diana (Arancia Rossa IGP) “Premio mondiale al nostro associato Amaro Amara motivo di orgoglio e volano di sviluppo. Richieste di uso della denominazione IGP in forte aumento”



    “L’amaro Amara a base di Arancia Rossa di Sicilia IGP, è il campione del mondo degli amari. Il premio ricevuto durante la competizione mondiale World Liqueur Awards dal digestivo siciliano, nato dalla felice intuizione del nostro associato Edoardo Strano, ci rende orgogliosi e conferma la bontà della politica del Consorzio nel concedere, solo ad aziende di provata qualità, l’uso della denominazione e del prodotto”, così il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP sulla notizia del prestigioso riconoscimento ottenuto dall’azienda catanese.
    “Stavamo già lavorando a nuove partnership con aziende siciliane e multinazionali e dopo questa notizia ci sono arrivate altre qualificate richieste di uso della denominazione che valuteremo con l’attenzione che abbiamo sempre avuto nei riguardi del nostro frutto e nel rispetto dei consumatori”, aggiunge il numero uno del Consorzio.
    “Appena appresa la notizia sono andato a congratularmi di persona con Edoardo. Questo riconoscimento, che è innanzitutto un giusto premio per il lavoro di un giovane imprenditore, dei suoi stretti collaboratori e della sua famiglia, lo sentiamo anche un po’ nostro. Infatti, le arance rosse di Sicilia che crescono baciate dal sole ai piedi dell’Etna sono le protagoniste indiscusse di Amaro Amara, ingrediente inebriante che con il suo intenso profumo ha sbaragliato la concorrenza alla competizione mondiale. Grazie all’intuizione e alla costanza di chi ha guidato il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia in questi anni, i marchi che utilizzano la nostra denominazione sono aumentati in quantità e qualità. Abbiamo aziende siciliane, pluripremiate per le bevande alla Rossa di Sicilia IGP, grosse multinazionali, aziende di cosmetici, aziende dolciarie locali e internazionali e questo ci permette di essere sul mercato, non solo del fresco, per 365 giorni l’anno”.

    Nel corso degli anni nessun amaro siciliano è mai arrivato così in alto, grande è la soddisfazione per Edoardo Strano, che nove anni fa trasformò in realtà il sogno di creare un amaro artigianale realizzato solo con scorze di Arancia Rossa di Sicilia IGP e erbe spontanee dell’Etna.
    “Un riconoscimento che arriva dopo due anni difficili – racconta l’imprenditore – ma in cui non abbiamo mai fatto compromessi sulla qualità. Questo oggi ci viene riconosciuto, a testimonianza che con il lavoro e l’impegno si può arrivare ovunque. È un vero orgoglio ricevere un premio così importante che ci aiuta a realizzare il nostro obiettivo più alto: raccontare la bellezza e l’autenticità del territorio agricolo etneo nel mondo”, conclude Strano.
    Nella foto: Fabrizio Strano di Amaro Amara, Gerardo Diana presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp, Edoardo Strano di Amaro Amara. La signora in primo piano è Maria Strano (madre dei due imprenditori )
  • 11 Apr 2022

    Agrumicoltura | Diana Igp Arancia Rossa di Sicilia, “Consorzio protagonista al Fruit Logistica grazie a qualità indiscussa del prodotto”

    Il bilancio della nostra partecipazione al Fruit Logistica 2022 è ampiamente positivo. Dell’interesse suscitato e delle ottime relazioni intessute durante questa tre giorni berlinese devo ringraziare tutta la filiera di prodotto.
    Abbiamo un frutto ottimo e grazie all’impegno di ogni anello della catena consortile stiamo sempre più imparando a valorizzarlo sui mercati
    ”, così il presidente del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Gerardo Diana, all’indomani della chiusura del Fruit Logistica, fiera dell’ortofrutta tornata in presenza dopo lo stop forzato del 2021.

    In questi giorni ho avuto modo di constatare, da un osservatorio di livello mondiale, che gli agrumi siciliani, l’arancia rossa in particolare, pur soffrendo per le condizioni dei mercati colpiti dalla pandemia e adesso dalla guerra hanno retto bene all’impatto di questo terribile periodo.
    La nostra reputazione è ottima e l’unicità della rossa di Sicilia è largamente riconosciuta
    ”, aggiunge Diana.

    Gerado Diana, Dario Cartabellota, Federica Argentati, presidente distretto produttivo Agrumi di Sicilia
    Dal nostro stand sono passati in tanti: operatori commerciali, istituzioni, organizzazioni di categoria.
    Con tutti abbiamo avuto ottime interlocuzioni, concordato incontri e programmato sviluppi futuri. Costruttivo e all’insegna della cordialità e degli obiettivi comuni degli imprenditori agricoli il colloquio con il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, denso di spunti quello con Dario Cartabellotta ,dirigente della Regione Sicilia, attento e competente come pochi.
    Adesso torniamo alla produzione e a svolgere di ambasciatori dell’Arancia Rossa e dell’Etna, perché siamo tra le poche IGP ad avere le radici nel vulcano attivo più alto d’Europa e dobbiamo far conoscere ancora di più questa caratteristica che rende l’Arancia Rossa di Sicilia unica al mondo. Tra poco sarà tempo di zagara, embrione profumato di una stagione, ci auguriamo, piena di soddisfazioni”.
    “Infine
    – sottolinea Diana – è stato bello e costruttivo partecipare ad una grande fiera internazionale in uno spazio comune con i consorzi DOP e IGP siciliani.
    Questo fare squadra è un bel segnale ed anche l’inizio di un cambio di mentalità per le realtà produttive di una terra come la Sicilia, dove ‘l’uomo nasce isola e rimane tale’, come diceva Pirandello.
    Questo è stato possibile grazie al supporto della Regione Siciliana e all’impegno federatore del Distretto degli Agrumi di Sicilia”
    , conclude il presidente del Consorzio.

    Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, Gerardo Diana e Cristina Tinelli, responsabile ufficio Confagricoltura a Bruxelles